domenica 16 gennaio 2011

dubbi mistici su pneumatici

La notte porta consiglio, dicono gli eruditi, e così io ne approfitto per scrivere qualche parola a proposito di una discussione che ho avuto con il meccanico qualche tempo fa. Verrebbe da pensare che, con il tipo di moto che ho, consideri le gomme un argomento di poca importanza ma stiamo parlando di oggetti che sovente fanno la differenza e la differenza in questo caso è consumare loro o le mie chiappe? Meglio non scherzare quando si parla di sicurezza va’…
Tanti altri le sostituiscono senza tanti patemi d’animo ma mi è stato fatto notare dagli addetti ai lavori che per mezzi come il mio non esistono molte scelte e di misure alternative   neanche parlarne.
Questa estate sul bagnato ho avuto qualche problema, mi sono trovato in una salita e il posteriore che slittava in qualsiasi marcia. Questo è già abbastanza grave ma quello che mi ha spinto a terminare prematuramente la carriera degli miei pneumatici è avvenuto il giorno dopo scendendo da Bielmonte sembrava di essere in una gara di motard a giudicare dalle derapate…
Un esame più approfondito ha rilevato che, nonostante il battistrada ancora in ottime condizioni, il pot-pourri di panico era dovuto alla mescola che si è seccata e da gomma è diventata plastica durissima e pertanto impossibile da consumare e di nessuna utilità per la tenuta di strada. Eppure ero abbastanza soddisfatto dalle Michelin Commander anche se rigidissime e responsabili di scarso comfort. Ovviamente non sto parlando di gomme vecchie e screpolate ma con circa un anno di vita (e non mi sembra tanto). Chiaro che abbandono l’omino e confido nelle nuove Pirelli che spero si dimostrino morbide morbide come mi è stato promesso. Nel frattempo ringrazio gli dei benigni di avermi dotato di sufficienti riflessi per non spalmarmi a Trivero e lancio un monito a tutti i motociclisti di internet:
”Non importa quanta gomma ti rimane attaccata alla ruota, importa che quello che c’è sia buono!”
Asta la vista

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